Gianrico Carofiglio non avrebbe bisogno di presentazioni. Scrittore prolifico, ex magistrato, ex politico, ha fatto così tante cose nella sua vita che è davvero difficile sintetizzare tutto in poche righe. Giorgia Carofiglio si è laureata in Teoria Politica a Londra e oggi collabora con diverse case editrici. In questa chiacchierata a due voci, che prende spunto dal loro libro L’ora del caffè, pubblicato nel 2022, ci raccontano come sono arrivati ad avere un dialogo in cui si prova ad ascoltare davvero l’altro, non solo accogliendo le sue idee ma tentando di capirne presupposti e origini.
Comprendere chi ha esperienze e maturità diverse dalla propria, relazionarsi con l’autorità che non è solo del ruolo ma anche dell’anzianità anagrafica è da sempre una dinamica essenziale anche nei luoghi di lavoro. Oggi però la distanza tra generazioni sta diventando sempre più marcata, soprattutto se si parla di Baby Boomers e Generazione Z, i nati nel boom del dopoguerra e gli iperconnessi nati dopo il 2000. Un gap tecnologico e di connessioni social, un diverso modo di intendere il mondo e la possibilità di cambiarlo, di quale valore dare al lavoro nella propria vita e quali obiettivi raggiungere, che mette i due gruppi ai lati opposti della stanza.
Per questo sta diventando sempre più fondamentale l’intelligenza generazionale, ovvero la capacità di comprendere e accettare il punto di vista dell’altro, consapevoli della sua diversa visione del mondo, e di sapere utilizzare quelle informazioni per collaborare meglio, accorciando le distanze e traendo il meglio da tutte le parti sedute allo stesso tavolo.